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C’era una volta un re che, come tutti i re, voleva che il suo regno fosse eterno.
Per questo aveva bisogno, innanzi tutto, di un figlio maschio, il primo di una stirpe che avrebbe perpetuato il nome della sua dinastia e il suo regno.
Quindi si sposò, e si sposò con la vedova di suo fratello morto giovanissimo. Per sposare una vedova era però necessaria la dispensa del Papa. La promessa sposa dovette perciò dimostrare che il matrimonio precedente, contratto quando lei aveva sedici anni, non era stato consumato a causa della giovane età della coppia. Ottenuta la dispensa, i novelli sposi vissero felici e contenti, ma non "per sempre" come nella conclusione di quasi tutte le fiabe. Dopo la morte di una paio di figli maschi appena nati, dopo la nascita di una figlia (femmina!), e dopo un paio di aborti, il re cominciò a preoccuparsi delle sorti del regno. Non solo a preoccuparsene ma a fare di tutto per disfarsi della moglie e sposarsi nuovamente con una donna giovane e prosperosa con la quale procreare, finalmente, il tanto agognato figlio maschio. Donna giovane e prosperosa che lui aveva già da tempo adocchiato nella dama di compagnia della sfortunata regina sua moglie. Si scatenò così una vera e propria guerra nella quale intervennero dotti, avvocati, giudici, alti prelati e persino il Papa, fra lui il re che, appellandosi addirittura alla Bibbia, cercava di dimostrare l’illegalità del suo matrimonio, e lei, la regina, che non ne voleva sapere di abdicare al trono. Nel frattempo il re si sposava di nascosto con la ex dama di compagnia della regina dalla quale aspettava già un figlio. E il figlio nacque, ma femmina! Sfortunatamente per la neo-regina-ombra, le gravidanze successive terminarono con aborti spontanei e con bambini nati morti. Si ripeté quindi, più o meno, la stessa situazione del primo matrimonio. Questa volta, però, con esiti molto più drammatici. Per togliere di mezzo quest’altra fattrice incapace di generare figli maschi, nei suoi confronti venne ordito un vero e proprio complotto di corte. Venne accusata di adulterio, incesto, stregoneria, alto tradimento e condannata a morte. Le venne però risparmiata la crudeltà della mannaia. Fu decapitata da un esperto spadaccino, venuto apposta da un paese d’oltre mare, ritenuto da tutti “giustiziere rapido ed eccellente” che la passò, come un raffinato parrucchiere, a un delicato fil di spada. Personaggi e interpreti: Il re: Enrico VIII d’Inghilterra (1491-1547). La prima moglie: Caterina d’Aragona (1485-1536). Il Papa: Clemente VII (1478-1534). La seconda moglie: Anna Bolena (1507-1536). Prima figlia femmina: Maria I, regina d’Inghilterra dal 1553 al 1558 detta “Maria la sanguinaria”. Seconda figlia femmina: Elisabetta I, regina d’Inghilterra dal 1558 al 1603. Personaggi fuori scena: Jane Seymour (1509-1537) Terza moglie di Enrico VIII. Morì di parto nel dargli un figlio maschio. Anna di Clèves (1515-1557) Quarta moglie di Enrico VIII. Divorziati subito dopo. Catherine Howard (1520-1542) Quinta moglie di Enrico VIII. Accusata d’adulterio venne decapitata. Caterina Parr (1512-1548) Sesta moglie di Enrico VIII. Sopravvisse al re ma morì di parto. Conseguenze storiche di questo becero connubio fra maschilismo e potere in una trama da soap opera con costumi e scenografie da Oscar: Scisma con la chiesa di Roma e Riforma protestante. L'illustrazione rappresenta Enrico VIII (da un ritratto di Hans Holbein) e le sue sei mogli. Il boia è un optional pronto e dirimere ogni eventuale controversia familiare... |