Nata il 18 dicembre 1922 nel villaggio di Sharovka nei pressi di Omsk in Siberia, Marija Ivanova Dolina, primogenita di una famiglia di agricoltori ucraini, tornò con la sua famiglia in Ucraina dove, frequentando l'aeroclub dell'organizzazione paramilitare "Osoaviakhim", ottenne nel 1940 la licenza di
pilota. Falsificando il suo documento personale perché, malgrado fosse la migliore pilota del suo aeroclub, aveva due anni in meno dell'età richiesta, entrò nella Scuola di Aviazione Militare "Engels" di Saratov. Prima dell'"operazione Barbarossa" con la quale il 22 giugno 1941 iniziò l'invasione tedesca dell'Unione Sovietica, lavorò come istruttrice di volo negli aeroclub di Dnepropetrovsk e Nikolayey in Ucraina. Marija Dolina iniziò a prestare servizio militare nel luglio 1941 volando come staffetta di alcune unità di fanteria su un biplano Polikarpov Po-2. In seguito divenne membro dell'equipaggio di un moderno bimotore da bombardamento tattico, il Petlyakov Pe-2, nel 587° Reggimento da bombardamento in picchiata che si distinse nelle azioni di combattimento per il coraggio e le qualità dei suoi piloti. Ribattezzato 125° Reggimento di bombardamento in picchiata delle Guardie di Borisov "M.M. Raskova".* Marina Raskova fu la creatrice dei reparti di sole donne, piloti e specialisti compresi, che, per la loro intraprendenza e combattività, soprattutto negli attacchi di sorpresa notturni, vennero chiamate dagli avversari "le streghe della notte". Dolina, anche se giudicata piuttosto "impulsiva e troppo irrequieta", divenne ben presto il comandante del 125° con il grado di Capitano. La sua squadriglia partecipò attivamente alle fasi della guerra bombardando depositi di approvvigionamento nemici, forze armate, carri armati, batterie di artiglieria, trasporti ferroviari navali e fluviali a sostegno delle unità terrestri dell'esercito Rosso. In 72 missioni con il suo Pe-2 si calcola che abbia sganciato sul nemico 45 tonnellate di esplosivo. Il 18 agosto 1945 la "Compagna" Dolina ricevette il titolo di "Eroina dell'Unione Sovietica". Finita la guerra, dopo aver militato nell'Aviazione Sovietica e convinto l'allora segretario generale del PCUS Michail Gorbacev ad aumentare le pensioni dei veterani, Marija Dolina tornò definitivamente in Ucraina stabilendosi a Kiev divenendone "Cittadina Onoraria". Morì il 3 marzo 2010 all'età di 87 anni. Di lei è ancora vivo il ricordo anche per le nuove generazioni portando molte scuole secondarie il suo nome. Il Petlyakov Pe-2 "Petya", che vediamo in formazione e in "riposo", fu utilizzato, nelle sue varianti, per tutta la durata del conflitto contro l'esercito tedesco, nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Fu un ottimo aereo che nelle affondate raggiungeva 725 km/h rimanendo perfettamente stabile. Caratteristica che consentiva di colpire gli obbiettivi con la massima precisione. * "Delle Guardie" venivano chiamati quei reparti particolarmente distinti per le loro qualità organizzative ed efficienza nei combattimenti. |