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Alle origini di una immemorabile antichità, nel sacro bosco di Nemi sui colli Albani, alle porte di Roma, era venerata la dea Diana, protettrice dei boschi, degli animali selvatici e probabilmente anche del bestiame e dei frutti della terra. Custode delle fonti e dei torrenti, protettrice delle donne, aiutava le madri durante il parto.
Secondo la leggenda, Diana era amante della solitudine ed era solita aggirarsi in luoghi isolati.
In nome di Cupido, il dio romano dell’eros e della bellezza, aveva fatto dono di castità e per questo era gentile e protettiva verso chi prometteva di mantenersi vergine. Come vergini erano le vestali che custodivano il suo sacro fuoco all’interno di un tempio circolare posto al centro di un sacro recinto. Secondo Catone il Censore il sacro bosco venne dedicato a Diana da un dittatore latino, Manio Egerio Bebio, per incarico degli abitanti di Tusculo, Aricia, Lanuvio, Laurento, Cora, Tivoli, Pometia e Ardea. Alcune funzioni proprie della dea Diana, come il soccorso delle donne in travaglio, venivano esercitate da una ninfa acquatile, Egeria, a lei associata e che, come pare, non era per niente vergine avendo avuto rapporti amorosi addirittura con un antico re di Roma. Pare comunque che anche Diana avesse un compagno chiamato Virbio il quale, dalle inconsistenti vicende della mitologia, sarebbe passato alle altrettanto misteriose realtà storiche attraverso una successione di sacerdoti, chiamati re del bosco, che perivano regolarmente assassinati dai loro successori e che si sentivano al sicuro da ogni attacco finché a un albero speciale del bosco non fosse strappato un rametto. Di questa drammatica, misteriosa e affascinante epopea si trovano suggestive e ricchissime descrizioni nell'opera di James G. Frazer “IL RAMO D'ORO - della magia e della religione” della collana "Universale scientifica Boringhieri". L’illustrazione che rappresenta la dea Diana nella sua tarda associazione con Selene, la divinità lunare, è stata realizzata a penna su carta ed elaborata al computer con gli strumenti aerografo, pennello e clone del programma Corel PhotoPaint. |